Dal 1993 Alberto Bonifaccio, 84 anni, italiano, organizza convogli di aiuti umanitari per i poveri e i bisognosi nella Bosnia-Erzegovina. Ed uno "Pellegrinaggio d'amore", come ad Alberto piace chiamarli, questa volta per l'anniversario delle apparizioni della Madonna, nonostante le cattive previsioni e un po’ di paura, e' riuscito ad attraversare i confini e fornire il loro prezioso aiuto umanitario ai bisognosi intorno a Medjugorje, Mostar e Sarajevo.
Sono riusciti ad arrivare con 9 furgoni e 17 pellegrini, tutto grazie alla buona organizzazione del viaggio. Alberto ha contattato l'ambasciata italiana, che ha inviato lettere al Ministero della sicurezza e degli affari esteri della Bosnia-Erzegovina e alla polizia di frontiera della Bosnia-Erzegovina, in modo da non avere problemi ad entrare nel paese al valico di frontiera della Bijača. Per questo sono grati a Dio e a tutti coloro che hanno pregato per loro, e specialmente alla Madonna che li ha chiamati qui.
Sono partiti dall’Italia 22 giugno, arrivati a Medjugorje il 24 giugno e sono partiti per l'Italia sabato 27 giugno. In questi giorni, oltre a fornire aiuto, hanno anche visitato luoghi di preghiera a Medjugorje e partecipato al programma di preghiera serale. "Per me questo pellegrinaggio e questa responsabilità sono particolarmente difficili" - sottolinea Alberto - "perché non ci sono quasi pellegrini stranieri a Medjugorje, quindi in qualche modo sento che diciassette di noi rappresentano tutte quelle migliaia di pellegrini in tutto il mondo che volevano essere qui per il 39° anniversario delle apparizioni della Madonna, ma purtroppo a causa della pandemia e dei confini chiusi, non potevano venire. Ci sentiamo pellegrini privilegiati e preghiamo per tutti coloro che non sono potuti venire. E ci dispiace terribilmente!” - rilevo Alberto.
Massimo uno dei partecipanti afferma di provare molta grazia, in modo speciale stare qui ti aiuta a "vederti dentro", vedere cosa c'è che non va, pensare sopra e sistemarti. E così tornare indietro diversi.
Paolo, il secondo partecipante, è stato particolarmente toccato da questo arrivo perché ritiene che anche la loro associazione (ARPA) faccia parte di Medjugorje e che ora quando solo le comunità che vivono qui siano presenti a Medjugorje, per lui è significativo che siano qui anche loro ora. Semplicemente, come che la Madonna li voleva qui adesso.
Mariuccia - testimonia che voleva davvero venire, perché portare aiuto agli altri, alla fine, aiuta di più loro stessi.
Anna Maria è particolarmente toccata dal fatto che in qualche modo consolerà le persone del posto che stanno attraversando un momento difficile perché in qualche modo ora a causa di questa pandemia vede più paura e preoccupazione nelle persone per il futuro delle loro istituzioni o famiglie.