«È importante chiarire, innanzitutto, che questo congresso non riguardava l’autenticità delle apparizioni, ma aveva lo scopo di guardare a Medjugorje come luogo di incontro, pellegrinaggio, luogo di nuova evangelizzazione». Monsignor Aldo Cavalli, che papa Francesco ha nominato visitatore apostolico per la parrocchia di Medjugorje, ha affidato un documento a padre Cecchin che testimonia ufficialmente tutto questo: «Si tratta di un testo che non è ancora possibile divulgare, ma che presto daremo alle stampe. Quel che posso dire e riportare è, invece, la testimonianza diretta del visitatore. Che mi ha detto queste testuali parole: “Medjugorje è un luogo di grazia, qui agisce la grazia”».
Riguardo le apparizioni, «non sappiamo se siano vere», conclude padre Cecchin, «ma sappiamo che Dio e la Vergine ci sono. Il punto fondamentale resta la conversione, l’incontro con Dio, il cambiamento di vita e l’impegno di carità nella parrocchia. Lo stesso monsignor Cavalli in occasione del Congresso ha ribadito che a Medjugorje non c’è “il magico”, ma una vera conversione di vita: «Molte persone vanno, per esempio, a Fatima una volta sola. Mentre a Medjugorje ritornano. E questo accade anche grazie alla grande opera di evangelizzazione che la comunità parrocchiale, guidata dai francescani, porta avanti in maniera straordinaria».
]]>pazienza con le cose, che non sono quasi mai come io le vorrei;
pazienza con gli avvenimenti spesso contrari e che sembrano studiati per infrangere la mia fatica e la mia costanza; pazienza con le persone che mi circondano e che mettono a dura prova la mia sopportazione. Ti chiedo, inoltre, la pazienza di misurare le parole, dominare i nervi, usare un tono dolce e mai aggressivo della voce.
Ti chiedo la pazienza di non lasciarmi mai trasportare da parole troppo facili di disprezzo, di giudizio, di valutazione.
Ti chiedo infine la pazienza di non dire e non fare qualcosa quando so di non essere nella forma di perfetto equilibrio, per non dovermi pentire di aver agito impazientemente.
Ivanka ha avuto l’apparizione, durata 5 minuti (18:34h - 18:39h), nella sua casa. All’apparizione era presente soltanto la famiglia di Ivanka.
Dopo l'apparizione la veggente Ivanka ha detto:
La Madonna ha detto: "Figlioli,pregate,pregate,pregate."
La Madonna ci ha benedetti tutti.
]]>C’è una suggestiva immagine che Gesù usa per spiegarci in che modo la fede ricrea i rapporti relazionali tra noi e con Dio. Gesù dice che lui è presente in noi, al fondo del nostro cuore. Ma la sua presenza in noi implica che al fondo del suo cuore c’è il Padre.
Abbiamo il cielo dentro
Sembra una sorta di matrioska spirituale in cui più scaviamo e più arriviamo a Dio, al cielo stesso. Gesù sta dicendo a ognuno di noi che abbiamo il cielo dentro, e che se stiamo cercando Dio lo dobbiamo cercare nel suo cuore, e per trovare il suo cuore dobbiamo guardare nel nostro.
La nostra interiorità è la via per il cielo
Troppe volte pensiamo che la via che conduce al cielo è una via nello spazio, fra le nuvole. Ma la via per il cielo ha una porta sacra ed è la nostra interiorità. Il cielo non coincide con il nostro mondo interiore, ma esso ne è per così dire, l’anticamera.
“Torna in te stesso”
Chi non “torna in se stesso” non riesce nemmeno a incontrare davvero Dio. Ecco perché il male vuole che viviamo sempre fuori da noi stessi, alienati, concentrati su cose fuori di noi, distratti, esasperati, assorbiti da mille problemi.
Pregare è incontrare Cristo
Pregare è varcare la soglia del nostro cuore e incontrare Cristo, e in Cristo attraversare un’altra soglia per incontrare il Padre stesso. E tutto questo però è possibile solo perchélo Spirito Santo lo rende possibile.
Fonte: it.aleteia.org
]]>In un video pubblicato sul proprio sito, il Libro dei Record ha precisato che Juan Vicente ha una salute e una memoria eccezionali: si ricorda della propria infanzia, del matrimonio, dei nomi dei fratelli, dei figli e dei nipoti. Ama essere circondato dalla famiglia e dagli amici.
Il rosario due volte al giorno
Tra le immagini dell’uomo ultracentenario diffuse per annunciare il record, una foto è rapidamente divenuta virale: quella in cui l’anziano posa con la corona del rosario in mano. Molti cattolici hanno allora voluto sapere se lo pregasse e con quale frequenza. La risposta è stata appena resa nota: sì, l’anziano prega il rosario, e ben due volte al giorno. Quando poi uno dice che la preghiera conserva sia l’anima sia il corpo!
Juan Vicente ha poi dichiarato che desidera vivere anche di più, e che spera di essere ricordato, quando lascerà questa vita, come un uomo lavoratore, fedele alla moglie e perseverante nella pratica religiosa da devoto cattolico.
11 figli e 41 nipoti
Nato nella città venezuelana di El Cobre, nello Stato di Táchira, Juan Vicente Perez ha cominciato a lavorare fin da quando aveva cinque anni, aiutando i genitori nelle piantagioni di canna da zucchero e di caffè. Giunto all’età adulta, divenne ufficiale giudiziario ed ebbe a lavorare a casi spinosi di controversie fondiarie, senza tuttavia che lo stress incidesse negativamente sulla sua salute.
Una delle sue figlie, Nelyda, attesta che la famiglia «è molto riconoscente per la salute» dell’ultracentenario. E che famiglia! Se dopo 60 anni di matrimonio Juan si è ritrovato vedovo (la moglie Ediofina del Rosario García è morta nel 1997), i due hanno avuto 11 figli, e da questi 41 nipoti, 18 pronipoti e 12 pro-pronipoti. Una vita feconda associata alla preghiera quotidiana: che meraviglia!
it.aleteia.org
]]>L’evento, per il Brasile, riveste un’importanza storica anche perché è caduto il record che era detenuto dalla statua del Cristo Redentore del Corcovado, simbolo inconfondibile della città di Rio de Janeiro, alta “appena” 38 metri, 18 in meno del nuovo manufatto dedicato alla santa umbra.
Com’è realizzata l’opera?
L’opera è stata realizzata in blocchi di cemento, alzati su uno scheletro di legno, su progetto dello scultore Alexandre Azedo Lacerda, già noto nel Paese sudamericano per varie opere dalle dimensioni colossali.
Dove si trova la statua?
La statua sorge su una collina che è stata spianata appositamente e che ha preso il nome di “Alto de Santa Rita”. Attorno è stato creato un centro congressi con un auditorium da 225 posti a sedere e un ristorante. La cittadina brasiliana, ora, sta organizzando anche un centro informativo sulla religiosa di Cascia.
La città di Santa Cruz organizza ogni 22 maggio, una grande festa dedicata a Santa Rita alla quale, mediamente, partecipano non meno di 60.000 persone provenienti da ogni angolo del Brasile. Tra le curiosità viene ricordato che il fondatore di Santa Cruz sarebbe stato un oriundo italiano devotissimo a Santa Rita da Cascia approdato in questo territorio nel 1825.
]]>Paralizzato e smarrito sta anche l'uomo bloccato dalle incertezze portategli dagli eventi politici e sociali mondiali con i suoi nuovi questionari: ci sarà una guerra? Per quanto tempo i prezzi impazziranno? Ci sarà lavoro?
Sulle piattaforme mediatiche, le elezioni e i giudizi di persone che vengono alla luce dopo determinate apparizioni o notizie su leggi naturali, vita non nata o vita in generale, famiglia, amore... mostrano come nell'anima umana regnassero oscurità e smarrimento ancora peggiori.
LE PERSONE AMANO DI PIU' LE TENEBRE
La fede ci insegna come l'uomo è stato creato ad immagine di Dio. Ciò significa che in ogni uomo c'è un'impronta della luce di Dio e della verità di Dio. Eppure, i portatori di Luce e Verità sembrano essere sempre meno, e per le anime umane oscurate dalle tenebre, la vera Luce e Verità loro offerta sta diventando sempre più difficile da accettare. Vero è il giudizio del Vangelo di Giovanni: «La luce venne nel mondo, ma gli uomini amarono le tenebre più della luce, perché le loro opere erano malvagie.» (Gv 3,21)
Le persone oggi amano l'oscurità più che mai. Naturalmente, all'inizio non sembra così. Perché apparentemente nessuno dirà che ama il buio. Ma questa buia oscurità del mondo non si mostra immediatamente nella sua brutta faccia, ma si colora dei colori dell'arcobaleno della ragione, della logica, della praticità, della compassione, del comfort, delle soluzioni più facili, più semplici e più veloci, che evitano la sofferenza, che rendono la vita delle persone più facile... Questa buia oscurità del mondo fa sì che le nostre opinioni sulla vita diventino corti. Finiscono con la vita terrestre, il tangibile, il comprensibile...
La Luce e la Verità di Dio elevano lo sguardo umano sopra dei limiti terreni, lo elevano all'infinito, a un'eternità in cui le decisioni e i momenti più imbevuti qui sulla terra di sacrificio, sofferenza, fiducia, fede, perdita del compiacimento - momenti della CROCE - brillano e durano!
L'oscurità nei cuori umani potrebbe in altre parole essere chiamata "ignoranza dell'amore di Dio". Senza amore, la vita diventa solo un puro calcolo: come investire il minimo e ottenere il massimo. Purtroppo, un tesoro deperibile.
Con l'amore nel cuore, l'uomo vive secondo una logica diversa, quella di Dio, che mira ad acquisire in Cielo un tesoro imperituro, e quella logica è: un giorno davanti al volto di Dio, troveremo solo ciò che abbiamo donato agli altri qui sulla terra!
LA MADONNA VEDE CHE SIAMO SMARRITI
Nel suo ultimo messaggio del 25 aprile 2022, la Madonna dice: "Vi guardo e vedo che siete smarriti". Quando Lei lo dice così chiaramente e senza esitazione, non è facile ascoltarlo e accettarlo. Eppure, se guardiamo al mondo globalmente, possiamo dire che anche questa volta la Madonna ha ragione. Tutti i pilastri sono andati persi, tutti gli obiettivi reali, tutti i determinanti di valore… Basta leggere alcuni titoli di articoli che riempiono i media. Oggi si glorifica una cosa, domani si glorifica qualcosa di completamente opposto. Oggi questo evento o questa decisione è corretto, domani è tutto completamente sbagliato. Da quanti anni ci hanno convinto che, secondo il World Happiness Report per il 2022, i finlandesi sono per la quinta volta la nazione più felice del mondo. Seguono Danimarca, Islanda, Svizzera e Paesi Bassi. E noi accettiamo questa falsa verità che l'ordine dello stato, la chiarezza giuridica, la sicurezza economica contribuiscono allo stato felice della nazione - esattamente ciò che ci dice l'oscurità del mondo.
In realtà, la vita mostra che la felicità non consiste nell'ordine, nella legge, nei diritti e nelle opportunità che ci vengono dati da una società o stato umano, ma nelle emozioni positive che le persone provano. E quando le emozioni positive sono impostate come criterio di felicità, i migliori paesi felici del mondo sembrano completamente diversi, afferma Frank Martela per Scientific American: "Improvvisamente, paesi dell'America Latina come Paraguay, Guatemala e Costa Rica sono i paesi più felici del mondo. Le cose si complicano ancora di più quando osserviamo la prevalenza della depressione nei diversi paesi. In un confronto effettuato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, la prevalenza di disturbi depressivi unipolari pro capite è la più alta al mondo negli Stati Uniti. Tra i paesi occidentali, la Finlandia è al secondo posto. Quindi, paradossalmente, lo stesso Paese può essere al top sia nella soddisfazione della vita che nella depressione”, ha proseguito. "Infine, alcune persone potrebbero concludere che né la soddisfazione della vita, né le emozioni positive, né l'assenza di depressione sono sufficienti per la felicità. Serve invece qualcosa di più: bisogna vivere la propria vita con un senso della vita” – ha affermato Frank Martela.
Lo psicoterapeuta Viktor Frankl afferma: "La biografia di un uomo non si misura dal numero di pagine stampate o dagli anni vissuti, ma dalla ricchezza del suo contenuto.”
LA MISURA DELLA FELICITÀ È LA RICCHEZZA DELL'AMORE
Quindi possiamo giustamente chiederci, il contenuto più ricco della vita non è forse l’AMORE? Le letture della Messa in questo tempo di Pasqua non ce lo dicono? Soprattutto gli Atti degli Apostoli che descrivono l'amore dei membri della Chiesa primitiva e la sua apertura alla guida dello Spirito Santo.
Così abbiamo letto di recente una relazione sulla conversione di un alto funzionario della Regina d'Etiopia (cfr At 8, 26-40). Era un eunuco, un uomo castrato. Il termine di solito si riferisce a coloro che sono stati castrati per svolgere un dovere specifico nella società, come era consuetudine in molte società in passato. E proprio uno di questi uomini, un alto cortigiano della regina etiope, torna da Gerusalemme deluso. È un uomo senza futuro: non può avere discendenti, lasciare un segno di sé nei suoi figli dopo la sua morte. Perciò, non solo è senza futuro, ma anche senza speranza, perché poiché è così, gli è proibito per legge di entrare nel tempio. Si sente indegno e rifiutato non solo dalle persone ma anche da Dio. Ed è a tale uomo che lo Spirito Santo manda il diacono Filippo, che gli annuncia Gesù e il suo amore assoluto per tutti. L'eunuco dal cuore aperto accetta questa novità della Verità, decide di farsi battezzare immediatamente e PIENO DI GIOIA continua il suo cammino verso casa, arricchito dalla conoscenza di Gesù Cristo.
Questo testo ci mostra cosa riempie di gioia il cuore di un uomo. La realizzazione del SIGNIFICATO DELLA VITA e la realizzazione che TU SEI L'AMATO FIGLIO DI DIO in Gesù Cristo!
Non può essere un caso quindi che la Madonna qui a Medjugorje ci preghi di solito una sola cosa: PREGARE PER TUTTI COLORO CHE NON HANNO CONOSCIUTO L'AMORE DI DIO!
DUE ANCORE: MARIA E L'EUCARISTIA
La Madonna chiede un ritorno a Dio, un ritorno alla preghiera (cfr. "Per questo vi invito tutti: tornate a Dio, tornate alla preghiera e lo Spirito Santo vi riempirà del suo amore che rallegra il cuore". 25, 2022). Solo così lo Spirito Santo riempirà il cuore dell'uomo, cancellerà gli strati oscuri delle menzogne terrene che si sono insinuate sull'immagine di Dio nell'uomo. Quella Luce e quella Verità che sono nell'anima dall'eternità ci renderanno nuovi apostoli: persone che diventeranno testimoni gioiosi della misericordia di Dio dentro e intorno a sé. (cfr. "Crescerà in voi la speranza e in un futuro migliore, e diventerete testimoni gioiosi della misericordia di Dio in voi e intorno a voi". Messaggio 25 aprile 2022)
Quando un uomo trova il suo significato nell'amore e nella vita per un altro, allora non è più smarrito! Come due ancore in questo cammino di ricerca del senso e dell'amore in questi giorni di un mese di maggio "strano", ci rimangono Maria e l'Eucaristia a cui siamo sempre chiamati da costanti e durature devozioni di maggio. Svegliamoci e rispondiamo alla chiamata della Madonna!
Paula Tomić/medjugorje-info.com
]]>Con lui hanno concelebrato fra Miljenko Šteko, il Provinciale della Provincia Francescana dell'Erzegovina, e molti altri sacerdoti.
All'inizio della Messa, il parroco di Medjugorje, fra Marinko Šakota, si è rivolto a mons. A Cavalli con queste cordiali parole del benvenuto: “È una grande gioia salutarla, Reverendissimo Padre Arcivescovo Aldo, come nuovo Visitatore Apostolico per la Parrocchia di Medjugorje. Ben arrivato! Vi riceviamo con tutto il cuore nella parrocchia, dove si sente la speciale vicinanza della Madonna. Non vediamo l'ora di lavorare con voi. Grazie per aver accettato l'invito di Papa Francesco ad essere Visitatore Apostolico per la parrocchia di Medjugorje dopo il servizio come Nunzio nei Paesi Bassi. Grazie!"
Nella sua predica, mons. Aldo ha toccato l'interpretazione dei testi evangelici, ma ha anche espresso grande gioia per l'incarico di questo nuovo ministero a Medjugorje. Ha concluso il suo sermone con le parole: «Se vogliamo essere profeti, dobbiamo amare e servire Dio, amare le persone e servirle. La grande sicurezza che abbiamo è che risorgeremo e vivremo dopo la morte davanti a Dio che è amore, e alla fine dei tempi anche il nostro corpo risorgerà in un corpo spirituale. Se voglio vivere come Gesù e Maria, devo compiere completamente la mia missione”.
Ricordiamo anche che mons. Aldo è arrivato a Medjugorje nella festa della Madonna di Lourdes, l'11 febbraio 2022.
]]>Erano le 17.30 di uno dei primi giorni delle apparizioni, quando la nipotina di Jozo di nome Vida si stava preparando per recarsi su quella che oggi viene chiamata la “Collina delle Apparizioni”, sul monte “Podbrdo” per vedere quello di cui parlava tutta la nazione in quei giorni, l’anziano contadino gli chiede di portargli un po’ di terra della collina visto che lui non ci poteva andare per i suoi problemi di salute, Vida esaudì il desiderio del nonno ed oltre alla terra gli porto anche delle piantine raccolte sulla collina, allora Jozo chiese alla moglie di bollire quelle piante, ma senza dirle il motivo, poi si applica tutto sugli e si mette i preghiera.
Il mattino dopo si pulisce gli occhi mentre recita il Credo e scopre che il Miracolo è avvenuto, la vista è tornata e le piaghe sono sparite, la moglie che inizialmente era incredula si rallegra vivacemente di quanto era successo gridando “Jozo è guarito” così anche i vicini di casa affluirono per vedere e sentire quanto il contadino stava raccontando, dopodiché Jozo e la moglie si recano in Chiesa a ringraziare la Madonna.
Dopo questi fatti molti giornalisti si recarono a far visita a Jozo e la notizia fini su tutti i giornali fino al punto che la polizia minacciava i giornalisti di farli licenziare per il loro complotto Clericale e volevano obbligare l’anziano Miracolato a smentire quanto detto, sostenendo che era tutta un’invenzione, ma Jozo gli rispose che non poteva in alcun modo negare altrimenti gli sarebbe potuta tornare la malattia se non avesse testimoniato a tutti il suo Miracolo.
]]>Il nuovo visitatore apostolico è a carattere speciale per la Parrocchia di Medjugorje, a tempo indeterminato e ad nutum Sanctae Sedis.
Nominato nunzio apostolico, nel 1996 è stato consacrato vescovo, come arcivescovo titolare di Vibo Valentia. Ha guidato le nunziature di São Tomé e Príncipe (1996), Angola (1997), Cile (2001), Colombia (2007), Libia e Malta (2013) Paesi Bassi (2015) ed è stato anche rappresentante permanente presso l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (2015).
Monsignor Cavalli ha compiuto 75 anni il 18 ottobre scorso. Nato a Muggianico di Lecco, in Lombardia, nel 1946, da una famiglia di fornai, è stato ordinato sacerdote a Bergamo nel 1971. Ha compiuto gli studi presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica, entrando nel 1979 nel servizio diplomatico della Santa Sede.
]]>L’arcivescovo polacco ha associato il “tempo in cui viviamo” al “mondo immerso nella tenebra” subito dopo la morte di Gesù. Un “tempo di prova”, dunque, a causa della pandemia ma non solo. Hoser si è rivolto ai fedeli americani perché possano vivere con “l’intelligenza del cuore”. Chiaro il riferimento al “cambio della guardia” alla Casa Bianca. Mercoledì scorso, Joe Biden si è insediato come 46° presidente deli Stati Uniti d’America. Moltissimo cambierà rispetto all’amministrazione Trump.
All’indomani delle elezioni, avevamo tenuto a precisare che la vittoria di un candidato cattolico non sarebbe stata assolutamente garanzia di un programma politico accettabile per i cattolici. Tutt’altro. Ebbene, senza troppi giri di parole, monsignor Hoser ha detto: “Se gli Stati Uniti promettono e progettano la loro vita verso lo sviluppo e la protezione della vita umana in tutti gli stadi dell’esistenza, essi si salveranno. Se la politica vi spingerà verso la negazione della vita umana, tutto questo contribuirà ad aumentare queste tenebre che ci fanno paura”
Veniamo ora alle prime battute della nuova amministrazione Biden. Il neopresidente e la sua vice Kamala Harris hanno fatto appello all’unità della nazione, scossa dai tragici fatti di Capitol Hill, dello scorso 6 gennaio. Poco prima di giurare sulla Bibbia, come da tradizione, Biden ha citato Sant’Agostino, il quale affermava che “un popolo era una moltitudine definita dagli oggetti comuni del loro amore”.
Al di là delle buone intenzioni di partenza, però, tutto si può dire tranne che i primi provvedimenti dell’amministrazione Biden non siano stati divisivi. Nel giorno stesso dell’insediamento, il nuovo presidente ha emesso ben 17 ordini esecutivi, che lo pongono in netta rottura con il suo predecessore. La mascherina anti-Covid sarà resa obbligatoria sempre e comunque in tutti gli uffici federali, a bordo dei treni e degli aerei. Gli USA rientrano nell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dopo che Trump ne aveva decretato l’uscita, in polemica con la Cina e con la gestione della pandemia a livello globale. Altra “riconciliazione” riguarda gli accordi di Parigi sul clima, da cui l’amministrazione Trump si era sfilata.
Un ambito in cui il cambiamento sarà a trecentosessanta gradi è quello riguardante le politiche migratorie. È stato in primo luogo cancellato il Muslim Ban, con cui Trump bloccava gli ingressi da una serie di paesi ad alta densità di terrorismo jihadista. Biden ha quindi interrotto i finanziamenti alla costruzione del muro ai confini tra Texas e Messico e, nell’immediato futuro, ha intenzione di accelerare la regolarizzazione di almeno 11 milioni di immigrati, in larghissima parte latino-americani.
Gli USA diventeranno così un paese più “accogliente” e, in questo senso, i provvedimenti di Biden si pongono in contrasto non solo con le misure di Trump ma anche con quelle, non meno restrittive, di presidenti democratici come Clinton o Obama. Da questo punto di vista, però, il nuovo inquilino della Casa Bianca rischia di cadere in contraddizione. Lo stesso Biden ha infatti promesso anche l’aumento degli stipendi minimi: l’afflusso indiscriminato di nuovi “immigrati economici” riverserebbe tuttavia nell’intero paese una massa enorme di potenziale manovalanza a bassissimo costo, che rischia di vanificare questi intenti e generare ulteriori reti di sfruttamento lavorativo illegale, mandando così in tilt il welfare statunitense.
Il capitolo più critico, però, riguarda i principi non negoziabili. Si è molto parlato della nomina a Segretario alla Salute di Rachel Levine, pediatra transessuale, il cui nome “da maschio” era Richard. Al di là delle scelte private del nuovo ministro (e in ogni caso si potrebbe molto discutere sull’opportunità di questa nomina), ciò che lascia perplessi sono le politiche che la stessa Levine porterà avanti. Oltre ad essere un convinto abortista, il nuovo Segretario vuole ripristinare l’obbligo (imposto da Obama e poi rimosso da Trump) di distribuzione di contraccettivi anche per le scuole e gli ospedali di ispirazione cristiana. Che l’amministrazione Biden sia particolarmente gender friendly, lo si deduce in primo luogo dalla reimpostazione del sito della Casa Bianca, che permetterà la scelta di pronomi maschili, femminili o neutri, a seconda della percezione soggettiva che ognuno ha di sé.
Questa svolta “arcobaleno”, però, non è soltanto di facciata. Uno dei primi ordini esecutivi di Biden riammette i transgender negli sport scolastici femminili. Il neopresidente ha poi ristabilito l’obbligo per le agenzie federali di non discriminare i dipendenti “sulla base dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere”. Sul fronte della vita nascente, poi, Biden e Harris, proprio nel 48° anniversario della sentenza della Corte Suprema che legalizzava l’aborto, hanno diffuso un’inquietante dichiarazione congiunta. La nuova amministrazione democratica, promettono presidente e vicepresidente, si impegnerà ad “assicurare a chiunque l’accesso alle cure”, compresa la “salute riproduttiva” (leggasi aborto), e ad incrementare “l’accesso alla contraccezione”.
Di fronte a un programma che, più che alla dottrina sociale cattolica, sembra ispirarsi all’ideologia global-massonica più spinta, era come minimo prevedibile la perplessità degli episcopati. Il presidente della Conferenza Episcopale Statunitense, monsignor José Horacio Gomez, che pure non era stato tenero con Trump sull’immigrazione, non le ha mandate a dire. “Piuttosto che imporre ulteriori espansioni dell’aborto e della contraccezione, come ha promesso – ha dichiarato il presule nel suo messaggio a Biden – spero che il nuovo presidente e la sua amministrazione lavoreranno con la Chiesa”, avviando “un dialogo per affrontare i complicati fattori culturali ed economici che conducono all’aborto e scoraggiano le famiglie”.
Monsignor Gomez ha quindi lasciato intendere che non potrà esservi alcuna “riconciliazione”, se non vi sarà “un ascolto paziente di coloro che non sono d’accordo con noi e la disponibilità a perdonare”. Chiara l’allusione alla volontà di Biden di sanare le ferite di un paese mai come oggi terribilmente diviso.
Ancora più allarmati i commenti nell’episcopato africano. In particolare, non è stata apprezzata la nomina di Samantha Power alla guida dell’USAID, agenzia federale che gestisce gli aiuti ai paesi in via di sviluppo. La Power, tanto per cambiare, è un’accesa sostenitrice dell’imposizione di politiche lgbt e di controllo delle nascite, in cambio di aiuti umanitari. Una pretesa inaccettabile per i vescovi africani, particolarmente determinati nel custodire le tradizioni dei loro popoli.
Alla luce di questi dissensi episcopali, è più facile comprendere il richiamo “profetico” di monsignor Hoser. Non stiamo parlando dell’ultimo dei complottisti da bar a sfondo mistico ma del luogotenente del Papa presso un luogo cruciale di apparizioni e miracoli. Siamo nell’anno del quarantennale di Medjugorje e si avvicina sempre di più la rivelazione dei dieci segreti. Che l’America sia al centro delle preoccupazioni e dei piani di Maria? Molti cattolici hanno accolto con entusiasmo il debutto di Joe Biden. Noi, anche in considerazione delle sue prime mosse, ci permettiamo di non unirci a questi cori osannanti.
Di Luca Marcolivio 23 Gennaio 2021
]]>Le sue mani sono protese verso di voi per abbracciarvi come un Padre e dire quanto siete importanti per Lui, quanto vi ama e quanto si prende cura dei suoi figli. Figli cari anche i vostri cuori sono altrettanto aperti verso Gesù? Avete completamente consegnato la vostra vita nelle Sue mani? Avete accettato Gesù come vostro Padre, al quale potete sempre rivolgervi per trovare in Lui conforto e tutto ciò di cui avete bisogno per vivere la fede veritiera.? Perciò, figli miei, abbandonate il vostro cuore a Gesù e lasciate che sia lui a governare le vostre vite, perché solo così accetterete il presente e potrete affrontare il mondo in cui vivete oggi. Con Gesù, tutta la paura, la sofferenza e il dolore scompaiono perché il vostro cuore accetta la sua volontà e tutto ciò che entra nella vostra vita.
Gesù vi darà la fede per accettare tutto e niente potrà allontanarvi da Lui, perché vi tiene per mano e non permette che ve né andiate o vi per rdete nei momenti difficili perché è diventato il Signore della vostra vita.
Vi benedico con la mia benedizione materna.
]]>Partecipanti al programma saranno: Darija Ramljak, fra Zvonimir Pavičić, Marija Sivrić, Andrej Sivrić, Gioventù Francescana di Medjugorje, il coro grande della parrocchia „Kraljica Mira“, orchestra di tamburelli 'Misericordia' di Šurmanci, il coro dei bambini „Golubići Mira“, klapa maschile 'Concordia' e klapa femminile 'MIR' Medjugorje.
]]>La Messa mattutina delle 6.00 è stata celebrata dal parroco di Medjugorje, fra Marinko Šakota.
La Santa Messa delle ore 11.00 è stata celebrata da fra Renato Galić. Nella sua omelia, fra Renato ha sottolineato che in questo tempo di Avvento, la Beata Vergine Maria è il personaggio principale che incontriamo nelle preghiere e nei testi biblici di tutti i giorni. Questo perché Lei ci aiuta nel miglior modo possibile a preparare i nostri cuori per la venuta del Suo Figlio. Con questa festa, stiamo effettivamente esaltando Dio che, nel suo modo miracoloso, ha preparato BDM per diventare una degna dimora per Gesù Cristo. Ma Maria non è stata passiva a questo dono, ma ha lavorato tutta la sua vita con Dio nel suo "SI" - nella sua collaborazione quotidiana con la grazia di Dio - e in questo Lei è un modello per noi credenti oggi.
La tanto attesa messa serale delle ore 18,00 è stata presieduta da mons. Petar Palić, vescovo di Mostar e Duvno e amministratore apostolico di Trebinje, Mrkanj e Hvar. Alla concelebrazione erano presenti mons. Henryk Hoser, visitatore apostolico con un ruolo speciale per la parrocchia di Medjugorje e il parroco di Medjugorje, fra Marinko Šakota, e altri sette sacerdoti, tra i quali quelli che operano in varie comunità a Medjugorje. Alla liturgia ha contribuito anche il canto del grande coro parrocchiale.
All'inizio della Santa Messa, mons. Henryk Hoser ha accolto il vescovo Petar: “Medjugorje, come comunità parrocchiale con le sue attività pastorali e caritative, con tutti i suoi sacerdoti, monaci, monache e fedeli, è parte integrante della diocesi. Possiamo dire che Medjugorje è la parrocchia più famosa al mondo, che attira molti pellegrini da tutti i continenti, vicini e lontani. La persona di un vescovo significa unità e fede, significa non solo unità con l'intera diocesi, ma con la Chiesa universale. Pertanto, a nome di tutti noi, sono lieto di potervi accogliere qui oggi e pregare con voi per le vostre intenzioni. Benvenuto!"
E all'inizio della predica, mons. Palić ha ringraziato mons. Henryk Hoser, per il suo invito per il quale è venuto a celebrare questa Messa nella festa dell'Immacolata Concezione. Ha continuato spiegando che la sua visita a Medjugorje è una visita pastorale abbastanza ordinaria di pastori e vescovi che vengono a visitare una parrocchia della loro diocesi, sebbene sia sotto l'amministrazione diretta di un visitatore del Vaticano e non abbia nulla a che fare con il riconoscimento delle apparizioni di Medjugorje, che la Chiesa ufficiale non ha ancora dichiarato autentiche.
Nel prosieguo della predica, il vescovo ha continuato a interpretare il senso della festa odierna, cioè la grandezza di Maria, che consisteva nella disponibilità a rispondere alla chiamata di Dio, a differenza di Adamo ed Eva, che si nascosero alla chiamata di Dio.
Al termine della messa, il parroco, fra Marinko Šakota, ha inviato calorose parole di ringraziamento a mons. Petar: “Sono molto contento che a nome dei parrocchiani della parrocchia di Medjugorje, a nome dei pellegrini e a nome della nostra comunità francescana, posso salutarvi questa sera, nella festa dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, qui nella chiesa parrocchiale di Medjugorje. Benvenuto al pastore della nostra diocesi, mons. Petar! Grazie per aver celebrato la celebrazione eucaristica, il più grande segno di comunione con Dio e con le persone. Medjugorje vi accoglie con cuore aperto e gioioso, e sono convinto che sarà così anche in futuro”.
La celebrazione della Messa, come ogni martedì, si è conclusa con l'adorazione del Santissimo Sacramento dell'Altare.
]]>Ecco le principali destinazioni della merce trasportata:
NEVESINJE: Croce Rossa
MOSTAR est: Cucina popolare
MOSTAR: SOS Kinderdorf
MOSTAR ovest: Cucina popolare
MOSTAR est: Orfanotrofio comunale
MEDJUGORJE: Comunità Cenacolo
MEDJUGORJE: Famiglia ferita Suor Kornelija Kordic
LJUBUSKI: Pensionato anziani S. Giuseppe Lavoratore
Auguriamogli che anche questa volta la Provvidenza renda loro aperti tutti i confini e che viaggeranno felici e sicuri nonostante queste condizioni meteorologiche sfavorevoli e piovose. Possa l'intercessione della nostra Regina della Pace a seguirli!
]]>
Il culmine della celebrazione è stata la celebrazione eucaristica, guidata da mons. Henrik Hoser, Visitatore Apostolico di Medjugorje.
Il 13 ottobre mons. Giovanni D'Ercole si è dimesso da Vescovo di Ascoli Piceno (Italia) nelle mani di Papa Francesco. Ha annunciato le sue dimissioni in un video.
“Questa rinuncia”, spiega, “è una scelta difficile, dolorosa, ma profondamente libera, ispirata dal servizio alla Chiesa, non da interessi personali”, sono le sue prime parole. "In un momento difficile come questo dove c'è confusione", aggiunge D'Ercole, "e c'è molta paura nella società, sento profondamente il bisogno di dedicarmi alla preghiera".
Poi l'annuncio della decisione: "Entro in convento dove potrò seguire più intensamente il cammino della Chiesa in meditazione, riflessione e silenzio. Quando finirò questo periodo in convento, mi aprirò a tutte le prospettive. Infine un saluto:" Grazie - dice D'Ercole - a quelli mi amava. Rinnovo la mia stima e il mio affetto e, soprattutto, state tranquilli, non lascio nessuno, ma con la preghiera sarò ancora più vicino alla Diocesi e a ciascuno di voi. Sento che solo Dio può essere una speranza affidabile su cui possiamo fare affidamento ad ogni passo verso un futuro che sembra incerto, ma sarà segnato dalla luce di Dio ".
Mons. Giovanni D'Ercole è nato il 5 ottobre 1947 a Morino, in provincia dell'Aquila, ed è stato ordinato sacerdote il 5 ottobre 1974. Dal 12 aprile 2014 era Vescovo di Ascoli Piceno. D'Ercole è anche un noto personaggio televisivo perché ha condotto un programma su Rai 2: "Prossimo tuo" (1994.-1999.), Millennium (in seguito Terzo Millennio) dal 2000. al 2002. E "Sulla via di Damasco" (2002.- 2018.).
A seguito della rinuncia di D’Ercole, Il Papa ha affidato la guida, come amministratore apostolico, della diocesi di Ascoli Piceno, a monsignor Domenico Pompili, vescovo di Rieti.
]]>Padre Raniero Cantalamessa e' nato ad Ascoli Piceno, Italia, il 22 luglio 1934. Professo religioso nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini nel 1955, è stato ordinato sacerdote nel 1958 e ha ricevuto il battesimo nello Spirito nel 1977. Ha conseguito la laurea in Teologia e in Letteratura Classica, è stato Professore di Storia del Cristianesimo antico presso l’Università Cattolica di Milano, membro della Commissione Teologica Internazionale dal 1975 al 1981, e per 12 anni membro della Delegazione Cattolica per il dialogo con le Chiese pentecostali.
Nel 1980 è stato nominato da San Giovanni Paolo II. Predicatore alla Casa Pontificia e confermato in tale posizione da papa Benedetto XVI. e da papa Francesco.
]]>Dal 1991 ad oggi hanno effettuato più di 400 pellegrinaggi umanitari. Anche ora, quando tutto è nella paura, loro, con molta fede e fiducia nella Provvidenza di Dio stanno abbattendo ogni confine del blocco umano e pandemico.
Nonostante la difficile situazione economica ed epidemiologica in Italia, nell'ottobre 2020 sono riusciti a organizzare ben due raccolte in due grandi centri commerciali italiani: Conad di Calolziocorte (LC) e Gran Mercato di Calusco d'Adda (BG). I viveri che riescono a raccogliere con queste attività nei supermercati vanno ad integrare il carico dei loro furgoni. Tuttavia non sono sufficienti: altri generi alimentari devono essere acquistati, con le offerte che pervengono nelle casse dell'associazione. Completano il carico i pannoloni, che in Bosnia sono a tutti gli effetti beni di prima necessità.
Gli aiuti vengono successivamente distribuiti direttamente presso le destinazioni stabilite.
Sono riusciti a riempire ben 12 furgoni guidati da Alberto, Paolo e Gianluca, partiti mercoledì 14 ottobre per la nostra regione. Le loro destinazioni sono le seguenti:
NEVESINJE: Croce Rossa
SARAJEVO: Associazione Sprofondo-Thalia
SARAJEVO: Pane di S. Antonio
SARAJEVO: Centro Emmaus-Duje Doboj Istok
SARAJEVO: Caritas diocesana
SARAJEVO: Casa Egitto Orphanotrophy
NEVESINJE: Villaggi oltre Nevesinje
PRESIDENTE: Ospedale psichiatrico
MEDJUGORJE: Famiglia ferita Suor Kornelija Kordic
MEDJUGORJE: Associazione Marijine Ruke
Giovedì 15 ottobre, sul proprio profilo Facebook, l'Associazione Umanitaria delle Mani di Maria ha pubblicato foto e ringraziamenti per il loro arrivo e per l'aiuto lasciato per i loro bisogni.
Un'avventura che dura da 29 anni, grazie alla generosità dei piccoli e alla disponibilità di volontari e soci A.R.P.A. e con la benedizione di Dio e la protezione della Regina della Pace continua ...
Se anche tu vuoi aiutare l'Associazione e i loro progetti, puoi contattarli a questo indirizzo:
Per contatti: Bonifacio Alberto - Via S.Alessandro, 26 - 23855 PESCATE (LC) - Tel. e fax 0341-368487 - e-mail: [email protected]
Eventi e offerte proposte in: A.R.PA. Associazione Regina della Pace Onlus (stesso indirizzo):
conto corrente postale n. 46968640 - coordinate bancarie (IBAN): IT55 X031 0422 9010 00000821263
]]>La messa solenne sul Križevac è alle 11.00.
Non ci sono sante messe nelle chiese nelle frazioni.
Quel giorno non c'è la preghiera del rosario organizzata sul Podbrdo.
Ricordiamo che in onore dell'Anno Santo della Redenzione del 1933/34, incoraggiati dall'allora parroco P. Bernardin Smoljan, i parrocchiani di Medjugorje, nonostante la grande povertà, costruirono una monumentale croce di cemento alta 8,5 metri e larga 3,5 metri sulla collina sopra Medjugorje. Le reliquie della Croce di Gesù ottenute da Roma sono poste nel suo crocevia.
Il 16 marzo 1934 vi fu celebrato per la prima volta la santa Messa.
Già nel settembre 1935, il vescovo fra Alojzije Mišić stabilì che la festa dell'Esaltazione della Santa Croce viene celebrata a Medjugorje la prima domenica dopo la Nascita della Beata Vergine Maria, e che allora viene celebrata una Messa popolare a Križevac.
Fino al 1981 questo è stata una festa per parrocchiani e amici dei luoghi circostanti, e dal 1981 in poi è diventata una festa per i pellegrini di tutto il mondo.
Una settimana prima della festa, la croce si illumina di notte da centinaia di luci che annunciavano la festa imminente.
E a Medjugorje, la Madonna ci invita costantemente a pregare davanti alla Croce e ad onorare la Croce di Cristo perché in essa è la fonte della nostra salvezza.
]]>Fu una delle poche persone che venne a Medjugorje durante la guerra, e durante la guerra e dopo di essa organizzò numerosi aiuti umanitari alle persone bisognose.
Franz Gollowitsch era una persona speciale che, come imprenditore diligente, non solo diffondeva energia positiva, ma diffondeva anche i messaggi della Madonna di Medjugorje con la sua vita. Ha affidato tutta la sua vita alla Madonna, la Regina della Pace. Come apostolo e testimone della sua venuta, era sempre pronto a fare tutto il possibile per la Madonna.
Tutti coloro che ha aiutato e che lo ricordano con amore e rispetto possono solo dire: Riposa in pace! Possa il buon Dio prepararti una nuova casa nel suo regno dei cieli, e che la Madonna, che è sempre stata nel tuo cuore, finalmente ti riceva nel suo eterno abbraccio.
]]>"È stato un viaggio pieno di imprevisti, stanchezza, caldo, sete, vesciche, risate, preghiere e sorprese, anzi un pellegrinaggio dello spirito e del corpo, ma come si dice in Spagna - senza dolore, non c'è vittoria" - commenta il Rev. Jesus - e aggiunge che hanno incontrato persone straordinarie che li hanno accolti, ma hanno anche incontrato cuori spezzati dalla guerra. Hanno trovato cappelle dedicate al BDM, ma anche i segni delle bombe. La bellezza del pellegrinaggio stava nell'ammirare le bellezze esterne della natura, della costa, del paesaggio, ma anche nel cammino interiore dell'anima attraverso le intenzioni della consacrazione.
Fu molto toccato dall'ingresso di Medjugorje, che giunsero per la prima volta a piedi, attraverso un vigneto, su una strada sterrata per la quale nessuno aveva mai passato alla statua del Risorto, e poi alla chiesa di S. Giacomo.
Hanno poi trascorso diversi giorni indimenticabili a Medjugorje in preghiera e visite alle colline di Medjugorje e alla chiesa. In un certo senso, hanno sperimentato che questo loro cammino attraverso la Madonna a Gesù è in realtà un'immagine dell'intero cammino umano che dovrebbe essere un cammino verso Gesù, verso il Cielo.
I pellegrini sono pieni di impressioni e ancora non credono come sono riusciti a farlo. "Ma naturalmente, non siamo andati da soli o con le nostre forze, ma motivati dallo Spirito di Dio e nostra Madre", dice il Rev. Jesus aggiungendo che hanno consegnato il percorso del loro pellegrinaggio all'ufficio parrocchiale di Medjugorje con la speranza che ci saranno più pellegrini che seguiranno questo percorso dietro di loro e che questo pellegrinaggio "IL CAMMINO di san Giacomo verso MEDJUGORJE" diventi una nuova tradizione di pellegrinaggio.
Come sarebbe questo nuovo "IL CAMMINO di san Giacomo verso MEDJUGORJE" potete vedere nel video allegato:
Paula Tomic / Medjugorje.info.com
]]>Durante i giorni di
pellegrinaggio, godono dell'opportunità di essere tra i pochi pellegrini a
Medjugorje, quindi con la loro guida locale della parrocchia Julie Primorac
Stojić, visitano luoghi e persone che altrimenti sarebbero più difficili da
raggiungere quando Medjugorje è affollata. Così, hanno visitato la Collina
delle Apparizioni, Križevac, hanno aiutato il Villaggio della Madre, di cui
sono amici da molti anni, e hanno incontrato Jakov Čolo, Marija Pavlović -
Lunetti e padre Petar Ljubičić. Sono pieni di impressioni e vogliono tornare
qui il prima possibile. Come passano le loro giornate a Medjugorje potete
vedere nella piccola galleria fotografica:
{gallery}u-medjugorju-boravi-prva-grupa-irskih-hodocasnika{/gallery}
]]>