Ho accettato.All'inizio mi sono presentato ai pellegrini ed ho iniziato a pregare. Verso la terza fermata un giovanotto, tra i 15 e i 18 anni, ha cominciato a piangere. Ciò mi disturbava e spaventava. Mi disturbava perché tutti guardavano lui e nessuno non ascoltava quello che parlavo, ed avevo paura perché pensavo se smetterò di parlare, mi apparirà la Madonna. Perciò questa Via Crucis è stata più breve di quello che pensavo. Quando siamo arrivati sulla cima ho smesso di parlare e lui ha smesso di piangere. Dopo di ciò il giovanotto è venuto da me e mi ha chiesto di perdonargli. Mi ha detto che ha visto i suoi peccati come in un film e perciò piangeva, e poi ha rivisto nuovi peccati ed ha continuato a piangere e pentirsi.
Pensavo in sé: "Quando tu hai smesso di piangere, la Madonna mi ha detto nel cuore: Ti sono perdonati i tuoi peccati, ma va' dal sacerdote per poter ricevere il perdono dalla Chiesa!" Lui si è confessato.
Aveva veramente molti peccati. Gli ho dato la soluzione. Mi ha detto un'altra cosa: "Io sono un dipentente. Prendo l'eroina." Ha preso la droga dalla tasca e l'ha buttata. Gli ho detto: "Io non sono il medico, sono sacerdote, ma so che non puoi, così all'improviso, smettere con la droga. Cercheremo un consiglio dal medico." Lui mi rispose: "Padre, io sono guarito ed io sono quel segno che la Madonna ti ha promesso."
Sono rimasto profondamente commosso e da allora dentro di me tutto è cambiato. Da allora ogni anno venivo a Međugorje, anche durante la guerra. (Eugenio M. La Barbera Pirovano, cattechista da Brasile)