Alla vigilia della Festa dell’Esaltazione della Croce, tra i pellegrini croati, abbiamo incontrato Karlo Surinu di Rijeka. Egli è venuto per la prima volta a Medjugorje nel 1991 o nel 1992: “Quando possiamo veniamo sempre a Medjugorje. Per noi Medjugorje è un luogo di pace, in cui ci si può rilassare e in cui si dimenticano tutti i problemi. Vale la pena venire. Da Medjugorje portiamo la pace nelle nostre case”. Da Rijeka è venuto anche Antonio Baričević: “Per me Medjugorje è un posto particolare. Sono venuto qui per la prima volta nove anni fa, e quel pellegrinaggio ha risvegliato la fede dentro di me. In seguito ci sono stati momenti di smarrimento e di cadute. Finalmente, sei anni fa, ho affidato la mia vita a Dio. Vengo qui affinché la Madre mi incoraggi e mi aiuti ad accettare e a portare la croce. Non è facile, ma Medjugorje ci dà ogni volta il coraggio di farlo”. Branimir Dobra, di Zagabria, viene a Medjugorje una o due volte l’anno: “Questo è un luogo dove trovo sempre pace. Dopo Medjugorje si cambia e si è sempre diversi. Purtroppo, col passare del tempo, all’interno della propria quotidianità, a volte le grazie ricevute a Medjugorje vengono perdute, per questo è necessario tornare più volte e rinnovarle”.