Sono ispirati dai messaggi della Madonna e usano ogni viaggio umanitario per un breve rinovamento spirituale a Medjugorje. Questa volta, anche a sorpresa loro, sebbene appartengano alla "zona rossa" del zona Coranavirus in Italia (provengono da Bergamo, Bresca, Bolzano, Milano...), e sebbene non avessero il passaporto, riuscirono a organizzare tutti i documenti e le merci in una sola settimana. (Sorprendentemente, ottengono persino i passaporti, che in media si aspetta in Italia per circa 2 mesi) e con 4 furgoni pieni di aiuti umanitari e le 8 persone riuscirono ad arrivare dal nord Italia, attraverso la Slovenia, la Croazia nella Bosnia-Erzegovina. Dicono che la Regina della Pace e san Giuseppe, le cui immagini portano sui loro furgoni, hanno aperto per loro i confini e le dogane.
Partirono venerdì 29 maggio e arrivarono a Medjugorje sabato a mezzogiorno. Hanno visitato alcuni dei loro "obiettivi" ben noti ai quali portano aiuto, come alcune comunità di Medjugorje, famiglie povere a Nevesinje, la Croce Rossa e la cucina pubblica a Mostar, una casa di cura a Ljubuški ... Hanno in programma di tornare in Italia martedì 2 giugno 2020.
"Questo è un vero miracolo per noi - perché tutti ci hanno detto che non saremmo riusciti a passare! Siamo una specie di APRI PISTA! E ora vediamo che con l'aiuto di Dio tutto è possibile! "- hanno concluso felicemente, visibilmente entusiasti di poter aiutare ancora una volta le persone bisognose e mostrare il grande cuore che gli Italiani hanno per la Madonna e i suoi figli.