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Il progetto “Križevac” in Malawi: un frutto di Medjugorje

Il Signor Vince Owen, proveniente dall'Inghilterra, si trova in pellegrinaggio a Medjugorje insieme alla sua famiglia. La sua prima venuta a Medjugorje risale al 1988. Ha condiviso volentieri con noi la sua esperienza di Medjugorje, oltre a comunicarci qualcosa in più circa il progetto denominato “Križevac”.

 

Vince ci ha testimoniato: “In Malawi stiamo lavorando al progetto ‘Križevac’. Quali siano i legami tra l’Inghilterra, il Malawi ed il Križevac è una bella domanda, perché dietro a tutto questo ci sono una serie di storie, una delle quali è legata ad un mio zio che è venuto a Medjugorje nel 1983. Proprio sul Križevac egli ha trovato la sua vera pace e ha cambiato totalmente la sua vita. Allora gli è venuta l’idea di cercare di trasmettere agli altri quella stessa pace. Aveva pensato di edificare una Via Crucis su un monte dell’Inghilterra, ma la sua proposta non ha suscitato alcun interesse. All’inizio degli anni ’90, ho vissuto in Malawi per cinque anni, lavorandovi come volontario.

A quel tempo mio zio è venuto a trovarmi ed, alcuni anni dopo, ha visto un video intitolato “Gli amici di Medjugorje in Malawi”. Si è messo poi in contatto con una donna vista nel video ed hanno deciso insieme di costruire un monte Križevac al centro dell’Africa. Sul monte Michiru, al di sopra della città di Chilomani, un territorio dell'Africa molto povero, appena alcuni mesi dopo essi hanno costruito una croce identica a quella che c'è sul Križevac di Medjugorje”. Vince ha poi aggiunto che nello stesso periodo, nelle vicinanze del  Križevac  del Malawi, hanno anche aperto il Centro infantile “Madre Teresa”: “In seguito, tornando qui, ho capito che ci era necessario un più stretto legame con Medjugorje, perché tutto ciò che abbiamo realizzato è frutto di Medjugorje. Uno dei motivi per cui è stato costruito un Križevac nel Malawi è il fatto che molta gente non ha i mezzi economici per venire a Medjugorje ed, in questo modo, hanno anch’essi un pezzetto di Medjugorje dove poter pregare e trovare pace. Migliaia di persone hanno cominciato a venire a pregare sul monte e la chiesa era diventata troppo piccola, per cui i parrocchiani ne desideravano una nuova e più grande. Hanno quindi costruito una chiesa identica a quella di San Giacomo che si trova a Medjugorje.

In seguito abbiamo avuto l’idea di approntare una grande Via Crucis che attraversasse quattordici regioni dell’Africa. Per ora abbiamo ultimato un Križevac nel Ruanda, per cui attualmente ne abbiamo due: uno in Malawi ed uno in Ruanda. Nel giro di alcuni anni, speriamo di riuscire a costruire anche gli altri Križevac lungo l’Africa, che saranno certamente dei centri di pace, di preghiera e di conversione. Tutto questo è frutto di Medjugorje”.

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