Medjugorje è stata anche una delle tappe del grande pellegrinaggio denominato “Un voto mariano per la patria”, svoltosi tra il giugno e l’agosto scorsi. Tra coloro che, nel tratto di percorso da Sinj a Medjugorje, erano incaricati dell’organizzazione, c’era anche Vedran Pražen di Spalato, che ne era incaricato per la sua esperienza di pellegrinaggi prolungati. Egli, infatti, nell’aprile dello scorso anno, ha fatto il cammino di Santiago. Si tratta di un percorso medievale di pellegrinaggio che parte dal Nord della Spagna, ossia dal versante francese dei Pirenei, e termina presso il Santuario di San Giacomo a Santiago de Compostela. “Ho saputo di quel pellegrinaggio durante un ritiro spirituale a Tabor.
Una delle grazie di quel pellegrinaggio è che non è necessario essere in chissà quali condizioni fisiche, non serve neppure essere degli sportivi. Qualcosa mi ha attirato fin da quando ho ricevuto le prime informazioni sul Cammino. San Giacomo è sempre stato presente nella mia vita, ma in qualche modo ho cominciato a notare in misura sempre più intensa la sua presenza da quando ho deciso di partecipare a quel pellegrinaggio. Un esempio: sono già stato a Medjugorje centinaia di volte, ma non avevo mai preso coscienza del fatto che il cammino di Santiago si fa in onore di San Giacomo, che è anche il Patrono della parrocchia di Medjugorje. Sono stato nella chiesa di Medjugorje così tante volte eppure, solo quando ho deciso di fare il Cammino, ho notato che dietro l’Altare della chiesa c’è la statua di San Giacomo con il bastone del pellegrino e la conchiglia, simboli di quel Santo e di quel pellegrinaggio”.
Vedran ha poi aggiunto che c’è l’idea di rendere l’iniziativa “Un voto mariano per la patria” un pellegrinaggio che duri tutto l’anno e che unisca tutti i più grandi santuari mariani della Croazia, tra cui naturalmente anche Medjugorje: “Il pellegrinaggio è come la vita: tutti noi siamo pellegrini, tutti dobbiamo affrontare salite, dolori e cadute. Nella vita, però, non dobbiamo avvilirci ma affidarci alla Provvidenza, cosa che si impara a fare proprio in pellegrinaggi di quel genere”.
Vedran ci ha poi confermato che i pellegrinaggi prolungati sono paragonabili al nostro percorso di vita in questo mondo. Ritornando alla sua esperienza di trentacinque giorni di cammino verso Santiago de Compostela, egli ha poi concluso: “Quello è un pellegrinaggio in cui il corpo piange, ma il cuore sorride”. Proprio per questo egli ha raccomandato a tutti quell’esperienza, come pure altri pellegrinaggi prolungati.