Anch'io sono stata una di loro. Lasciando il lavoro di allora in Irlanda, sono venuta a Međugorje nell'estate 1988. come la guida dei pellegrini irlandesi.
Fra Liam Lawton, Ernest Williams, Fra Slavko e tutti noi volontari con la propria voglia e fatica abbiamo cominciato la collaborazione con lo scopo di stimolare i giovani da tutto il mondo per arrivare a Međugorje e partecipare al primo festivale dei giovani nella prima settimana dell'agosto 1989. Fra Slavko voleva fortemente che il programma di quel festivale sia la risposta ai bisogni spirituali dei giovani. Con l'aiuto dei francescani Erzegovesi, con sempre accessibili vedenti e con le agenzie turistiche locali, sono cominciate le preparazioni. Ricordiamoci, le condizioni allora erano pessime, c'erano pochi alloggi e non dimentichiamo neanche l'attività della polizia d'allora che facendo la pressione sugli avvenimenti a Međugorje faceva problemi aggiuntivi. Anche se a certi allora pareva impossibile, Međugorje ha superato tutti gli ostacoli e ha fatto il primo passo nel futuro organizzando il festivale dei giovani.
Di cosa io mi ricordo oggi? Benchè era il primo, per me era il festivale più bello. Non sono più giovane come prima, ma ancora attendo con desiderio ogni festivale come se fosse il primo, pur sempre sento la stessa emozione, la stessa atmosfera riempita con pace e allegria, la stessa visione dei giovani che diventano consapevoli del loro Salvatore e del Suo amore immenso. La mia parte nel festivale è cambiata, perché adesso ho la mia famiglia, figli, ed impegni, ma tento che miei figli vivano quello che ho vissuto io, che sentano la parola di Dio e la pace che esce da essa. Desidero che siano consapevoli del dono che possiedono, e questo è il festivale dei giovani qui a Međugorje. Mi ricordo di quei gorni come fossero ieri, miglaia di anime giovani, un caldo insoportabile, mancanza di alloggi e di acqua, condizioni senza climatizzattoi, zanzare con le quali 150 pellegrini irlandesi non sapevano come comportarsi.
Molti giovani dovevano campeggiare perché non avevano alloggio, molti sono stati collocati sulla Tromeđa da dove venivano ogni giorno a piedi al programma. Mi ricordo come siamo andati da casa in casa con le bicciclette cercando instrumenti, perché il festivale davvero crea la gioia in te, un desiderio di celebrare Dio e di acclamarLo ad alta voce. Ai pellegrini non era facile in quelle condizioni, sono successe anche cose spiacevoli, la polizia conduceva molti di loro e li interrogava volendo sapere cosa succede a Međugorje. Veramente si puo dire che questo era un fenomeno. Ma però, quello che mi ricordo di più è la gioia, indicibile ed indescrivibile gioa. La gioia sul viso di fra Liam che radunava i giovani dal tutto il mondo che con le loro preghiere e testimonianze formavano un orchestra meravigliosa. C'erano file e file di giovani che aspettavano la confessione, che così fortemente volevano alleggerire le anime dai peccati. Fra Liam, fra Slavko, fra Svetozar, fra Petar, fra Pervan, fra Leonard, e tanti altri, guardavano con tale entusiasmo questo fenomeno e quei giovani che anche loro hanno aiutato a radunarsi.
Immaginate solo un fiume di giovani che con il rosario nelle mani si sallivano sul Podbrdo per ringraziare la nostra Madonna, immaginate i nostri vedenti che con le loro testimonie hanno avvicinato il sentimento dell'amore e della vicinanza della Madonna. Spesso mi ricordo di quei giorni e di tutte le persone che hanno aiutato che questo si reallizzi, sono sempre nelle mie preghiere, come tutti i giovani, prego che più giovani diventano i testimoni di questo bello evento qua a Međugorje, perché in tutte, il mondo resta su di loro. Custodite i ricordi del festvale nei vostri cuori e portateli nella vita come lo faccio io. Che Dio benedica tutti quelli che in ogni maniera partecipano al festivale a Međugorje quest'anno, e ogni segunti.